“Condanniamo le proteste a sfondo razzista verificatesi a Torre Maura, in relazione all’iniziativa del Comune di insediare alcune donne e bambini rom in una ex clinica, ma preoccupa altresì l’ormai conclamato dietrofront della Giunta Raggi rispetto all’impegno assunto per il superamento del sistema dei campi rom” così i coportavoce dei Verdi di Roma, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli, che spiegano:
“Di fatto Raggi ha rispolverato la vecchia idea di Alemanno dei centri di raccolta, quando invece le enormi risorse assorbite dal sistema discriminatorio, assistenzialistico e corruttivo dei campi potrebbero essere impiegati in serie strategie di inclusione.
In Europa solo l’Italia utilizza questi ghetti per gestire una parte, peraltro minoritaria, della comunità sinti e rom, alimentando fenomeni di marginalità, criminalità ed insofferenza reciproca tra i gruppi.”
“Occorre invece chiudere definitivamente la pagina buia dei campi, puntare all’inclusione, migliorare la qualità della vita nelle periferie.
Occorre altresì un nuovo patto tra centro, città consolidata e periferie: ci deve essere una corresponsabilità di tutti i cittadini nella gestione delle giuste politiche di accoglienza, per evitare che le criticità che queste comportano vengano sistematicamente scaricate su chi sconta già minori servizi e collegamenti, la presenza di zone industriali e magari impianti per trattamento dei rifiuti o sfasci. Ma Raggi, senza una visione complessiva e misure organiche, resta ostaggio dei malumori di questo o quell’altro gruppo di cittadini.” Concludono Calcerano e Meli.