I motivi vanno ricercati ad un utilizzo improprio del Parco nelle ore notturne a causa della prostituzione maschile e femminile il cui accesso avveniva e avviene di nuovo proprio all’incrocio di via O. Romano con la via Prenestina e attraverso due viottoli che si inerpicano da dietro il Colombarium.
L’amministrazione di concerto con il Servizio Giardini decise anche di incrementare la sicurezza eliminando quasi alla radice la siepe diventata nel corso degli anni una impenetrabile foresta che rendeva praticamente impossibile vedere quanto poteva accadere all’interno della recinzione, una situazione che ha, insieme alla scarsa vigilanza dell’area, contribuito a spianare la strada al mercimonio sessuale.
Il Parco è in carico al Dipartimento ma non per questo il Municipio può considerarsi uno spettatore neutrale, anzi, spetta infatti all’istituzione locale attraverso la Commissione Ambiente e l’Assessore con delega all’ambiente, portare all’attenzione del Sindaco e della Giunta una vera e propria vertenza che rivendichi per la cittadinanza e in particolar modo
per i bambini il diritto a poter frequentare un luogo dove non sia dominante il degrado e l’insicurezza.
Ovviamente va poi eliminato l’accesso fuorilegge realizzato dietro il Colombarium, vanno riaperti i due cancelli chiusi un anno e mezzo fa, predisponendone la chiusura nelle ore notturne che insieme ad un minimo di vigilanza giornaliera renderanno di certo il parco più sicuro.
Tutto il resto, compreso quanto scrive sulla sua pagina Fb l’assessore Dario Pulcini rientra nella sfera delle polemiche che di certo non daranno nessun contributo al miglioramento della situazione.
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