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‘Obesity Day’

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Enzo Luciani

Enzo Luciani
Enzo Luciani, direttore di www.abitarearoma.net dal 2002, testata registrata il 2 ottobre 2002 (Reg. Trib. Roma N. 550/02). Sono nato a Torino il 28-06-1973, ho sempre respirato l'aria della redazione fin dal 1987 anno di fondazione di Abitare A. Tra il 1995 ed il 2002 mi sono occupato anche dell'organizzazione di party in discoteca. Mi interesso un po' di tutto in particolare notizie su Roma, sport, televisione e tecnologia.

Decimo anno di ‘Obesity Day’. Domenica 10 e lunedì 11 ottobre sarà possibile rivolgersi gratuitamente nei centri obesità dell’Adi (Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione Cinica) presso le strutture ospedaliere di tutta Italia per ricevere consigli sul proprio peso e stato di salute.

Ad oggi un italiano su dieci è obeso e uno su tre è in sovrappeso. Anche se nell’ultimo decennio si è registrato qualche miglioramento al Nord e segnali buoni al Sud, preoccupante è invece l’obesità infantile, si nota un’escalation dell’eccesso ponderale quasi inarrestabile.

L’obesità, da un punto di vista clinico, è un eccesso di tessuto adiposo che determina rischi significativi per la salute (malattie cardiovascolari, pressione alta, diabete, ipercolesterolemia). Attualmente si considera obeso un individuo con aumento pari o superiore al 30% rispetto al peso ideale, calcolato in base alla statura nel Body Mass Index (Bmi), e in sovrappeso se l’aumento è del 25%.

In Italia l’obesità, secondo uno studio condotto dalla Scuola Superiore S. Anna di Pisa e la Bocconi, costa, considerando le malattie correlate e non, 8,3 miliardi di euro, in particolare una persona obesa costa allo Stato 1.700 euro in un anno.

Per superare il problema obesità spesso si ricorre alla chirurgia. “Aumenta la richiesta del ‘bisturi facile’, soprattutto donne fra 25 e 45 anni, quella fascia di età che – spiega Pierluigi Marini, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Endocrina e Bariatrica, Azienda Ospedaliera S. Camillo-Forlanini di Roma – avendo avuto la consapevolezza che la linea è saltata o sta per saltare e che oggi l’apparire è un biglietto da visita molto gettonato, chiede l’intervento del bisturi. Ma non ci sono le condizioni cliniche che sono ben precise. Aumenta la richiesta di eliminare i chilogrammi in più fra i giovanissimi che avvertono, nella vita di relazione quotidiana, il disagio di essere grassi. E poi i modelli davanti ai loro occhi non sono certo di persone con le taglie abbondanti. Un confronto cui le donne, ma non mancano gli uomini, resistono con grande difficoltà”.

Obiettivo dell’Obesity Day 2010 è così non solo di dare consigli, ma di far crescere la sensibilità della popolazione sull’alimentazione corretta e di lanciare un appello alle Istituzioni affinché anche l’emergenza obesità abbia gli stessi provvedimenti presi per altre emergenze: finanziamenti, piani e posti letto.

Per informazioni sui Centri, regione per regione,: www.obesityday.org 

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