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I giardini della Villa dei Casamonica consegnati nelle mani dei cittadini

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Un giardino pubblico nella reggia dei Casamonica a Romanina. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha consegnato nel pomeriggio di lunedì 6 agosto 2018 al comitato di quartiere Campo Romano-Casalotto un’area verde, parte della villa confiscata alla famiglia Casamonica in via di Roccabernarda 15, alla Romanina, destinata a diventare un parco pubblico.

La Regione Lazio in queste settimane, infatti, aveva provveduto alla messa in sicurezza dell’area in via di Roccabernarda, alla potatura del verde, alla rimozione di rifiuti e materiali di risulta, alla messa in sicurezza del patio e all’apposizione di una nuova recinzione e dei relativi cancelli di accesso. Le chiavi della nuova area sono state consegnate a Carlo Feliciani, presidente del Comitato di quartiere che parteciperà anche alla progettazione condivisa del parco pubblico previsto in quell’area dopo l’abbattimento dell’immobile.

Soddisfatto anche il presidente dell’Osservatorio regionale per la legalità, Giampiero Cioffredi che dichiara “siamo davanti a un fatto straordinario che solo sei mesi fa, quando abbiamo preso in carico questo luogo, sembrava impossibile, c’era clima di rassegnazione, sfiducia e anche un po’ di paura: oggi dimostriamo che non siamo quelli delle passerelle, ma siamo riusciti a creare fiducia e condivisione con la comunità per un’impresa che sembrava impensabile. Quando c’e’ fiducia tra cittadini e istituzioni le cose si possono cambiare e oggi dimostriamo che stanno cambiando, con una socialità nuova libera da paure e intimidazioni”.

Il Presidente della Regione Nicola Zingaretti aggiunge: “Ci vedremo spesso, perché la cosa importante è non mollare e distruggere l’idea che tanto niente cambia e se lo fa, lo fa in peggio”. “Noi vogliamo dimostrare che quando ci si mette insieme istituzioni e cittadini le cose possono migliorare. Non è compito della Regione aprire dei giardini, ma era giusto farlo: abbiamo inaugurato una strategia della legalità dimostrando che questa parola vuol dire portare spazi e comunità. A Ostia una bisca sequestrata è diventata un luogo di aggregazione, qui abbiamo chiesto in gestione l’area per trasformarla in un luogo da ridare ai cittadini del quartiere. È vero che lo Stato confisca i beni illegali alla criminalità ma non li sottrae ai cittadini, anzi li restituisce”.

La villa dopo lo sgombero del 2012 era stata prima vandalizzata e resa inutilizzabile. Inoltre, essendo una costruzione abusiva, la Regione Lazio ha chiesto all’Agenzia per i beni confiscati di poterne ottenere l’affidamento. Dopo l’ok da parte dell’ente, la Regione ha dato il via all’iter che prevede prima il suo abbattimento e poi la creazione di un parco pubblico.

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