Ormai del Campo Rom Salviati 1 e 2 si sa tutto. O quasi.
Si sa che non risulta essere tra quelli che il Sindaco avrebbe destinato ad una chiusura entro questa consigliatura.
Si sa che i roghi e i fumi tossici erano diventati ormai intollerabili e questo nonostante assicurazioni della Prefettura e della Polizia Roma Capitale che aveva attivato un inutile servizio di vigilanza.
Tutti sanno delle continue chiusure al traffico veicolare di via G. Sansoni, una volta per l’allagamento per il non funzionamento delle pompe di sollevamento delle acque meteoriche, una volta per una eccezionale caduta di grandine e altre, a ripetizione, per la rottura della condotta fognaria che dall’interno del campo arriva al collettore e altre per montagne di rifiuti sversati in terra e poi sistematicamente dati alle fiamme.
Infine i lavori disposti dal Campidoglio per la riparazione della fogna, l’eliminazione dei rifiuti, la realizzazione di uno spazio sosta al fine di impedire ai mezzi da lavoro di portare materiali e rifiuti nel campo e il ricorso all’Esercito che, grazie alla Brigata Sassari, controlla h24 il territorio al fine di impedire la ripresa dei roghi tossici.
Tor Sapienza è un quartiere che, in fatto di solidarietà e accoglienza, ha decisamente dato e da tempo ha puntato alla chiusura del campo e attraverso il CdQ ha portato avanti una serie di verifiche finanche sui terreni su cui cadde la scelta per la realizzazione del campo. Queste verifiche catastali, se confermate, avranno un effetto deflagrante perché parte dei terreni non sarebbero di proprietà Comunale. E invece in tutti questi anni sono stati utilizzati come invece lo fossero.
È notizia di oggi: il Consigliere capitolino dei FD’I Francesco Figliomeni ha presentato una circostanziata Interrogazione urgente al Sindaco Raggi al fine di conoscere se quanto risulta dalle visure catastali risponda a verità e, nel caso così fosse, quali iniziative intenda adottare per il ripristino della legalità.